Archivio della categoria: ANPI

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XXVAprile 2025 - 80^ della Liberazione

24 Aprile - Proiezione docufilm
Genoeffa Cocconi - i miei figli, i fratelli Cervi
Foto di Ivan Tassi e Francesca Celato

XXVAprile 
OTTANTESIMO DELLA LIBERAZIONE
foto di Mario Tedeschi

25 Aprile 
Concerto per la Liberazione
foto di Cesare Groppi

27 Aprile 
Il Taro a altre Storie ... la guerra e la Pace
foto di Donatella Canali

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Monumento ai Partigiani e Patrioti fornovesi

XXVAprile 2025 - 80^ della Liberazione

Abbiamo sentito il bisogno di ricordare tutti questi protagonisti. Da oltre un anno, basandoci sulle fonti storiche quali l’Università di Bologna, l’Istituto Ferruccio Parri, l’Istituto Centrale degli Archivi, l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma e gli archivi del nostro Comitato Provinciale,  ci siamo dedicati alla costruzione di una anagrafe di tutti quei protagonisti; fornovesi di nascita oppure per residenza.


continua ...

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Abbiamo trovato 177 fornovesi che hanno scelto la via dei monti. 132 sono Partigiani combattenti; 6 di questi sono donne. La “Piccola”, è la più anziana del gruppo, classe 1898, e fa parte dei restanti 45 Patrioti. 

L’età media dei questi Fornovesi è di 24 anni; i più giovani hanno solo 17 anni e sono in 7. 6 di loro riescono a festeggiare La Liberazione. “Gangster” (Pelosi Giuseppe) di 17 anni, è giustiziato a Vestola nel novembre del ’44. Dopo solo due mesi è fucilato “Gilera” (Mori Veraldo) a Varano Marchesi che di anni ne fa 34. 

Sono, rispettivamente, il caduto più giovane ed il più vecchio del nostro paese. Ne conteremo altri 9. La miglior gioventù. [...]

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inaugurazione monumento


La grande maggioranza è inquadrata in due brigate garibaldine: la 12^ “Fermo Ognibene”, la 31^ “Eugenio Copelli”. Sono uomini e donne che operano al fianco delle truppe della Força Expeditionaria Brasileira durante la “sacca di Fornovo”. Sono a fianco degli uomini del Maresciallo Mascarenhas e del Colonnello De Mello – che in quest’ultima battaglia lasciarono altri 5 caduti per la nostra Libertà e per i quali ancora oggi ci inchiniamo – erano schierati 2.761 tra uomini e donne, facenti parte della neonata divisione Partigiana “Val Ceno” alla guida del Comandante “Trasibulo” (prof. Ettore Cosenza). Tra queste fila i caduti sono 15. Caduti di un esercito popolare  composto da tutte le classi sociali, da tutte le principali forze politiche Antifasciste: cattoliche e  comuniste, liberali e socialiste, azioniste, anarchiche fin anche monarchiche in marcia per Libertà e riscatto; per la Pace e la giustizia sociale; per un mondo libero dal fascismo. Popolo che va sotto il nome di Resistenza.

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monumento ai Partigiani e Patrioti

A ottant’anni da quegli avvenimenti come ANPI abbiamo voluto ricordare quella generosità e solidarietà straordinarie, attraverso un nuovo  monumento dedicato ai Resistenti del nostro borgo.

Un monumento in pietra a simboleggiare le fondamenta antifasciste del nostro paese, della nostra Repubblica; disposto nella piazza antistante il Municipio a testimoniare l’indissolubile filo rosso che lega  Resistenza, Costituzione, Istituzioni. A fianco del monumento della “Sacca di Fornovo” a riunire idealmente i compagni d’armi di un tempo e l’eterno legame tra le Brigate Partigiane e le truppe Brasiliane della FEB. 

 

Un sincero ringraziamento alle amministrazioni che si sono succedute in questo anno: l’amministrazione Zanetti che ha approvato questo progetto oltre un anno fa è l’amministrazione Grenti che lo ha fattivamente sostenuto.  


Grazie al generoso supporto delle Fam. Conversi, Cavalli, Bertoli, Contini, Magnani, all’ amico Paolo Pelosi. Grazie a tutti per l‘aiuto decisivo a favore della storia partigiana del comune di Fornovo.

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monumento ai Partigiani e Patrioti


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XXVAprile 2025 - 80^ della Liberazione

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XXV APRILE 2025

80°ANNNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE E DELLA SACCA DI FORNOVO 

XXV2025
PROGRAMMA UFFICIALE
ORE 9,30 RITROVO DEI PARTECIPANTI IN PIAZZA LIBERTÀ
ACCOGLIENZA DEL COMPLESSO BANDISTICO FORNOVESE

 ORE 9,50 INAUGURAZIONE
MOSTRA FOTOGRAFICA "FORNOVO LIBERATA"
PRESSO LA SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE

 ORE 10,10 SALUTO DEI RAPPRESENTANTI BRASILIANI 
SCUOLA PREPARATORIA ALLIEVI ESERCITO
"COLLECCHIO E FORNOVO"

 A SEGUIRE
 DISCORSO E SALUTI ISTITUZIONALI
SIG.RA EMANUELA GRENTI
 SINDACO DI FORNOVO DI TARO

 ORAZIONE UFFICIALE SIG. GIULIO VARACCA
 PRESIDENTE ANPI DI FORNOVO DI TARO

 CERIMONIE INAUGURAZIONE
 MONUMENTO PARTIGIANI E PATRIOTI FORNOVESI


 SCOPRIMENTO TARGA DELEGAZIONE BRASILIANA


 ORE 11,15
SS MESSA PIEVE S. MARIA ASSUNTA

 ORE 21,00 CINEMA LUX - "CONCERTO PER LA LIBERAZIONE"
COMPLESSO BANDISTICO FORNOVESE 
CORO CAKE AND PIPE
PIERGIORGIO GALLICANI
Concerto Per La Liberazione

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TOTILA, Felegara 22 marzo 2025

Le parole del presidente del comitato provinciale ANPI di Parma
Nicola Maestri

Buongiorno a tutte e tutti i presenti. Intanto grazie per avermi invitato a questo importante incontro organizzato dalle sezioni ANPI di Borgo Val di Taro, Fornovo Taro, Medesano e Varano de’ Melegari che, attraverso queste sinergie, oltre a dimostrare plasticamente l’importanza di fare rete tra le diverse sezioni, condividono territorialmente l’imponente rastrellamento condotto in forze dalle truppe nazifasciste sull’Appennino emiliano: mi riferisco all'operazione “Totila”, avvenuto tra la fine del 1944 e l’inizio del 1945, infatti proprio ieri mattina, assieme ai compagni della sezione di Fornovo e con le ragazze e i ragazzi delle scuole eravamo a Vizzola per ricordare l'ottantesimo dall’efferata esecuzione di tre giovanissimi partigiani ad opera di italianissimi fascisti dei bersaglieri della Divisione Italia, a dimostrazione di quanto sia importante e sacrosanto continuare a coltivare memoria e contemporaneamente contestualizzare la Storia

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Aldilà degli aspetti storici che verranno oggi affrontati con professionalità e dovizia di particolari da chi interverrà dopo di me, mi vorrei soffermare soprattutto su un passaggio che personalmente trovo cruciale e che vale la pena affrontare adeguatamente in questo nostro incontro. Come viene evidenziato con sensibilità nel documento di presentazione:

“Il coraggio di coloro che, durante la Resistenza, hanno scelto di rischiare le proprie vite per aiutare gli altri, difendere la libertà e sostenere la lotta contro il fascismo, è un esempio straordinario di impegno, responsabilità e solidarietà.”

Ecco, sono convinto del fatto che intorno a questo concetto ruoti l’aspetto più importante di tutta la vicenda resistenziale ed è la parte più legata all’umanesimo. 

Insiste infatti un importante e imprescindibile legame tra il passato e il presente, in particolare sull'impegno civico, la solidarietà e l'altruismo. Ora con un balzo di oltre ottant’anni catapultiamoci nell'attualità, al nostro presente. Oggi, infatti, una significativa percentuale di opinione pubblica quasi si vanta di essere contro l’accoglienza, la comprensione, la solidarietà, ne fa una bandiera anche politica. Interi partiti sono fondati su tali sentimenti rancorosi ed escludenti. Il sentimento che sta alla base di tutta questa situazione è senza dubbio l’egoismo, la chiusura in sé stessi. L’esatto opposto di ciò che mosse ragazzi e ragazze di quel tempo, accomunati da una ferrea volontà di battersi per tornare a una vita normale, di persone libere. Ma allora cosa possiamo fare per tornare a riscoprire valori così nobili che sembrano essersi dissolti? Le persone di buona volontà, le persone che vogliono dare un senso alla propria vita, le persone che con il loro comportamento vogliono proiettarsi in un futuro migliore devono essere più coerenti e più determinate nel fare quello che credono giusto. Non è certo facile, perché essere egoista è molto più comodo ed agevole, viene quasi spontaneo. L’egoismo, la difesa del sé, è insito nella natura umana e negli esseri viventi in generale. Basti pensare all’istinto di sopravvivenza. Essere altruisti, volere e fare il bene dell’altro è, invece, una conquista culturale e comportamentale che costa fatica. La differenza sta nel vuoto che lascia l’egoismo contrapposto alla piacevole sensazione di gratificazione e di serenità che dà una vita che abbia un senso, che abbia un fine alto a cui tendere. Bisogna, però, stare attenti a non cadere nella trappola dell’apparenza, ma scendere al fondo della sostanza. In questo può aiutare, e molto, il volontariato organizzato e strutturato. Non esistiamo solo noi sia chiaro, ma l’Associazione che qui oggi è ben rappresentata può essere una risposta, attraverso la Storia più recente abbiamo la possibilità di coniugare vicende realmente accadute e impegno civico. È facile lavarsi le mani e la coscienza facendo una telefonata “solidale” ad uno degli svariati numeri fissi proposti dai media. È altrettanto facile aderire alle raccolte fondi con cadenza mensile, tipo adotta un bambino a distanza, oppure finanzia la ricerca. Tutto il rispetto per queste attività importanti e benemerite, sempre necessarie. Ma a livello individuale non basta, non possiamo lavarci la coscienza con qualche euro, quasi si trattasse di una lavanderia a gettone. L’impegno personale deve essere quotidiano, costante e coinvolgente. Deve incidere su tutte le relazioni che individuano e caratterizzano una persona. Bisogna avere questo coraggio e questo coraggio lo dobbiamo promuovere e mettere in pratica tra la gente, sui posti di lavoro ed in tutte le occasioni di ritrovo in modo che l’altruismo e la solidarietà diventino valori condivisi ed entrino a far parte del bagaglio culturale acquisito da spendere, poi, per tutto l’arco della vita. 

Senza voler citare le sue parole, mi capita spesso però di andarmi a rileggere la lettera agli amici di Giacomo Ulivi, in cui egli li invita ad aprire gli occhi sulla realtà angosciante, li esorta a conoscere e a non sottrarsi all’impegno in prima persona, la sua è quasi una supplica laica alla dedizione, alla presa di coscienza. Trovo il suo esempio il manifesto ideale all’altruismo, che ha rappresentato e rappresenta quel grande patrimonio culturale e umano che ancora oggi scalda i nostri giorni, i nostri cuori e continua a riempirli di speranza affinché, nonostante tutte le storture del momento, si possa aspirare a un mondo migliore. Ma come ci hanno dimostrato le donne e gli uomini che hanno dato vita al movimento di Liberazione, un sogno si può tramutare in realtà, solo attraverso l’impegno costante costruito nella quotidianità, nulla ci verrà donato, ma con questo spirito nulla ci verrà sottratto.

Commenti disabilitati su TOTILA, Felegara 22 marzo 2025

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ROMPERE GLI ARGINI

23 gennaio, ore 20.30

c/o Circolo ARCI Guatelli


Tra gli anni Sessanta e Settanta anche a Parma furono sperimentati i primi tentativi di rompere gli argini di una società chiusa, escludente, giudicante per accogliere e restituire dignità e possibilità a chi non aveva voce in capitolo sul proprio destino. La Fattoria di Vigheffio, il Laboratorio 8 marzo, l’Azienda artigiana provinciale, l’Istituto Montagnana divennero per molte persone realtà alternative al manicomio e alle altre istituzioni totali e simbolo della possibilità concreta di uscirne. Una storia straordinaria, animata da alcuni amministratori come l’assessore provinciale Mario Tommasini, insieme a diversi operatori e operatrici del sociale e a studenti universitari, che ha posto le basi per la nascita di molte delle cooperative sociali che ancora oggi sono attive in città. 

"ARTA"

6 febbraio, ore 20.30

c/o Circolo ARCI Guatelli


Fabio Pasini torna a trovarci con il suo docufilm tratto dal suo precedente lavoro “Una biografia sentimentale. Giacomo Ferrari Arta”, una delle più importanti figure cittadine del secolo scorso: ingegnere, esule, partigiano, comandante unico, prefetto, costituente, ministro dei trasporti, sindaco, senatore. 

Fabio Pasini si mette sulle tracce dello zio Giacomo seguendone il memoriale, gli appunti e gli scritti ritrovati. Inizia così un viaggio “diverso” in Appennino fatto di incontri con “giovani” di allora e della riscoperta di luoghi di memoria dimenticati, con il pensiero costante a chi su quei monti è andato per conquistare la Libertà, di tutti. 

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